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Sci

Cronistoria del 44° Campionato Italiano Sci A.S.P.M.I.

BARDONECCHIA 4-9 MARZO 2013

di Bellini Davide

Per il secondo anno consecutivo, gli efficientissimi colleghi del G.S. TORINO,  hanno  organizzato la 44esima edizione dei Campionati Italiani di sci A.S.P.M.I.  in quel di Bardonecchia, rinomata località sciistica della Val di Susa, che ha visto ritrovarsi colleghi provenienti dai più disparati Comuni d’Italia. Anno dopo anno le facce sono quasi sempre le stesse, anzi in quest’edizione si sono dovute  registrare importanti defezioni come i colleghi della provinciale dell’Aquila, il glorioso ed onnipresente G.S. Venezia arrivato in ranghi ridottissimi nonché lo stesso G.S. Milano mancava di qualche elemento, soprattutto nelle quote rosa, ridotte alla sola presenza di Chantal Lattuada. Ormai da diversi anni non si vedono più i colleghi Trentini ed Altoatesini, frenati forse da problemi organizzativi e fatica ad abbandonare i pendii di casa. Da sottolineare invece la presenza di Reggio Calabria che, quest’anno, assieme agli ormai noti fratelli Milardi, ha schierato alla partenza altri due colleghi oltre ad altri aggregati come turisti ed accesissimi tifosi  e gli esordienti rappresentanti dei Consorzi dell’Appennino Forlivese e Unione Terre d’Acqua rispettivamente rappresentati da due ed un collega. Un plauso particolare va al  G.S. Carrara che, come ogni anno, tiene vivo  lo spirito aggregativo e ricreativo, che manifestazioni di questo genere in primis devono avere, riempiendo un intero pullman di colleghi con le rispettive famiglie ed amici al seguito. Non ultimo il nostro amico Prete Teodoro da Brindisi, da quest’anno in quiescenza, unico rappresentante della cittadina pugliese ma ormai praticamente adottato dal G.S. Milano.

Dunque nel tardo pomeriggio di  Lunedì 4 Aprile i partecipanti hanno modo di ritrovarsi per un cocktail di benvenuto e dopo convenevoli e saluti di rito, si passa subito alla riunione tecnica con sorteggio dei pettorali per la gara di apertura della manifestazione, lo slalom gigante, in programma il giorno dopo. Sfortunatamente il meteo non è clemente però la situazione innevamento è tale da poter garantire una buona preparazione delle piste di gara che, per quanto riguarda le specialità dello sci alpino, quest’anno sono state svolte  tutte al comprensorio di Melezet.

Quindi martedì mattina, con un pallido sole, ha avuto il via, come detto prima lo Slalom Gigante, con il  consueto ordine di partenza diviso per categorie, donne, quiescenti infine uomini e familiari,chiaramente le prime due categorie erano quelle che contavano meno partenti ma non per questo meno ricche di interesse. La prima manche ha visto subito un accesso duello sul filo dei centesimi  fra l’esperta Mazzarelli (Torino) ed una impeccabile Lattuada(Milano) seguite ad una manciata di secondi da Dolce (Venezia) e Vaschetto (Sestriere); purtroppo squalificata la rappresentante di Pinerolo. Nella categoria pensionati Tortorici (Milano) subito al comando,  seguito con intervalli meno stretti da Prete(Brindisi) e il veterano Cairati (Milano), purtroppo frenato da problemi fisici .

Arrivati alla categoria Maschile, che contava 36 partenti, i più pensavano che i primi fossero racchiusi nella solita decina del primo gruppo di merito, difatti  una volta scesi questi  provvisoriamente nell’angolo del leader trovavamo  il solito Spozio (Castelveccana) seguito da Milardi L. (Reggio C.), Spampinato (Torino) Barri (Forcola) ed  in pochi secondi i noti Milardi A.(Reggio C.) Caporusso(Torino) Zanolli(Val d’Aosta) Michelin Salomon, che quest’anno difendeva i colori di Pinerolo e non più quelli di Sestriere come nelle scorse edizioni. Per quanto riguarda i nostri rappresentanti il più vicino ai primi era Gaslini, autore di una prima frazione attenta e,  appena dietro, Draghetti e Marchetti; infine a metà gruppo Bellini e Moroni. Proprio nella fase finale la sorpresa che non ti aspetti, partiti rispettivamente con il numero 42 e 49, dovuto al fatto di essere alla loro prima partecipazione alla competizione nazionale, concludevano la prima frazione  con tempi strabilianti, il giovane Benedetti ed il più esperto Perpignani entrambi dell’Appennino Forlivese. Il primo si inseriva nei primi quindici ed il secondo tagliava il traguardo, fra gli applausi degli altri partecipanti, nientedimeno che inserendosi al secondo posto parziale  fra gli stupiti Spozio e Milardi L..

Indi, dopo la ritracciatura da parte degli organizzatori , la seconda manche che decretava , per le donne, la vittoria di una scintillante Lattuada che nel parziale di manche distaccava Mazzarelli di due secondi abbondanti, di seguito, invariate rispetto alla prima ,sul gradino più basso del podio Dolce e medaglia di legno per  Vaschetto. Immutato l’ordine di arrivo  della categoria quiescenti. Per la categoria degli ometti, vigendo la regola dell’inversione dei primi quindici classificati alla prima manche, la classifica finale veniva delineata anche qui con uno scambio di posizioni fra la prima e la seconda manche, complice un infortunio al polpaccio subito da Spozio, che comunque si presentava al cancelletto. Il campione uscente doveva accontentarsi della seconda piazza cedendo il titolo a Perpignani, terzo un funambolico Milardi che si accreditava del secondo tempo di manche. Per i nostri un’arrembante seconda manche permetteva a Gaslini di scalzare dal decimo posto finale Bertoletti (Brescia), invariate le posizioni degli altri, dodicesimo Draghetti seguito a meno di un secondo da  Marchetti, infine Bellini e Moroni difendevano la sedicesima e diciassettesima piazza,da segnalare inoltre la squalifica del giovane Benedetti per salto di porta nella fase finale della gara.

Mercoledi, in località Pian del Colle sferzata da un gelido vento, si son dati appuntamento gli specialisti dello sci nordico fra cui anche pochi arditi polivalenti già cimentatisi il giorno prima nel gigante. Su di un ben preparato tracciato da percorrere più volte, per un totale di 5 Km per donne e quiescenti e 10 Km per gli uomini,sono partiti ,insolitamente uno per volta, una ventina di partecipanti .Al termine della gara il podio femminile è stato monopolizzato dalle brave rappresentanti di Torino, nell’ordine rispettivamente Pace ,Specchio e Bauducco  seguita da Dolce (Venezia) ed infine da Capuano (Torino), per i pensionati lotta  a due vinta a mani basse dallo specialista Aldrigo (Venezia) sul neofita  Tortorici giunto stremato al traguardo. Per  gli uomini primi quattro posti ipotecati dai bravissimi Valdostani ,nell‘ordine Guichardaz, Colabello terzo un già a suo tempo campione d’Italia Aiazzi seguito da Perruquet, Al quinto posto un brillantissimo Zaccarini che precede di pochi minuti un mostro sacro come Ponzoni, purtroppo penalizzato per una recente operazione alla spalla, ed al settimo posto Tedesco, questi ultimi tutti rappresentanti della compagine ambrosiana. Chiudono la classifica un elegante Novarese(Torino) e Draghetti, un plauso in più per essersi  cimentati anche nello sci alpino, seguiti da Baldo e Bartone, anch’essi di Torino. In serata quindi tutti a gustare una cena in quota presso il rifugio “Chesal”, raggiunto con il gatto delle nevi, dove, in un clima di convivialità, oltre alle specialità locali abbiamo avuto modo di gustare prodotti enogastronomici offerti dai colleghi di Reggio Calabria e Brindisi; purtroppo a causa di mancanza di guide ufficiali del luogo, necessarie per regole di sicurezza, non si è potuta effettuare  la consueta discesa notturna  a valle con gli sci, comunque meno rimpianti per tutti visto che la nevicata in atto avrebbe reso meno piacevole il tutto. Il giorno dopo sveglia per tutti con tempo pessimo, nuvole basse e neve fresca a ricoprire le piste ,sicuramente non le migliori condizioni per svolgere la gara in programma, ovvero il Super G, quella dove le velocità e quindi i rischi connessi sono più alti. Dopo una ricognizione del tracciato, nella quale gli atleti fungevano anche da “spazzaneve” per spostare i 20 cm di neve fresca caduti nella notte, effettuato un consulto fra organizzatori e capi delegazione si decideva di posticipare la partenza nella tarda mattinata, per cui  tutti ad attendere condizioni migliori nel bar del rifugio all’arrivo della pista. Quindi, dopo che un gatto delle nevi era passato a battere la pista per rimuovere la troppa neve fresca che si trovava vicino alle porte, non avendo spazi per un recupero, si decideva di iniziare la gara che  si svolgeva  in manche unica sulla stessa pista dello slalom gigante, la 23 Alta, con partenza più alta e ovviamente maggior numero di porte 34 per l’esattezza. Al cancelletto di partenza era palpabile la preoccupazione degli atleti per la scarsa visibilità dovuta alle nuvole basse. Infatti la nostra Lattuada, partita con il pettorale n°1, dopo il primo falsopiano sciato molto bene si ritrovava immersa nella nebbia e, bloccatasi sulle gambe, finiva seconda a poco più di tre secondi dietro Dolce che non alzava il pedale del gas; rinunciavano a partite le altre due colleghe presenti in lista. Per i pensionati si aggiudicava il titolo Aldrigo (Venezia) che precedeva  il nostro Tortorici, che sicuramente pagava lo scotto della faticosa prova di fondo del giorno precedente che gli ha tolto la birra alle gambe dopo le prime porte, indispensabile per potere interpretare al  meglio una prova di tale lunghezza, mentre al terzo posto, a mezzo secondo, esatto troviamo Prete.

Il prosieguo della competizione è stato caratterizzato da condizioni molto variabili ,dovendo subire anche un interruzione di circa 10 minuti ,decisa dall’ organizzazione per motivi di sicurezza intorno al pettorale n°20,quindi la classifica finale ha visto prevalere l’impavido Miliardi L. per una manciata di centesimi su Spozio, seguiti da un confermato ottimo Perpignani ,Miliardi A.,Barri .Spampinato e Bertoletti. Ottava piazza per il nostro capo squadra Gaslini e nell’ordine, a poco più di un secondo Marchetti (11esimo) indi rispettivamente 17esimo e 18esimo Draghetti e Bellini, chiudeva  la nostra rappresentativa Moroni (24esimo).

Il venerdì per la gara tecnica per eccellenza, lo Slalom Speciale, situazione peggiore del giorno prima, neve fresca caduta nella notte appesantita dalla pioggia nelle ore prossime all’alba, quindi altra situazione che metteva a rischio l’incolumità degli atleti. Dopo una prima ricognizione fra i pali snodati che costituivano le 48 porte del tracciato sulla pista “Olimpica“, i capi delegazione chiamavano a raccolta tutti i partecipanti per una democratica votazione sulla possibilità di effettuare la prova in una manche unica e lì, prevalso  lo spirito agonistico, si decideva per la formula usuale a due manche. Quindi sotto una nevicata non intensa ma sicuramente bagnata partivano le ragazze lungo un tracciato regolare e filante, le tre atlete iscritte chiudevano la prima manche così in ordine: Dolce, Lattuada e  Mazzarelli. Per i quiescenti la classifica parziale di manche era delineata da Cairati primo,  seguito da Tortorici , Prete, Aldrigo,  Cavuoti(Tavernelle V.d.P.) e Tonelli(Carrara). La gara maschile ha riservato molte emozioni. Prima manche dominata dallo scatenato Milardi L. seguito dai soliti noti ,Spozio ,Milardi A, Perpignani, Gaslini, Barri, Caporusso, Bertoletti e Spampinato (Torino), ottime prove per i nostri, Marchetti, Bellini e Moroni che rimanevano nei primi quindici; tutti questi partecipanti erano racchiusi in una decina di secondi, fattore che esalta il tasso tecnico ed il livello di competitività. Ma grandi sorprese ha riservato soprattutto la seconda manche, con tracciato leggermente variato rispetto alla precedente, avviata con la ormai nota regola dell’inversione dei quindici. L’assalto al podio cominciava dopo i primi cinque o sei atleti scesi, quando qualche segno in più sulla pista poteva creare qualche problema ai concorrenti che vi ambivano. Detto fatto, fra colpi di scena, salti di porta e voli funambolici la noia sicuramente non dimorava all’arrivo, quindi la classifica finale ricca di sorprese si delineava con un primo meritatissimo posto conquistato da Miliardi Angelo da Reggio C. sceso fra i sospiri del pubblico che ad ogni porta del muro finale lo vedevano fare dei recuperi incredibili tipici del suo stile,  seguito dal nostro ottimo Gaslini e terzo Bertoletti, forte del terzo tempo di manche. Subito ai piedi del podio un’eccezionale Marchetti, il cui secondo tempo di frazione gli  ha permesso di scalare fino al quarto posto nella classifica finale. Di seguito Spampinato, Barri, anch’egli autore di un errore sulla fatidica porta, settimo Spozio che saluta il podio a causa di un salto di porta che lo costringe a riprendere la gara accumulando un grave ritardo, di seguito Marcuccetti R.(Carrara) che precede un furente Milardi L. autore di una piroetta a 360° degna dei migliori freestyler che lo costringe a ripartire praticamente da fermo. A seguire un validissimo Benedetti che precede Bellini(11esimo) autore di una buona seconda manche chiusa con l’ottavo tempo parziale. Peccato per Moroni che commette un errore alla solita porta che lo relega solo alla quattordicesima posizione finale scavalcato da Martignoni e Novarese(Torino).

Dopo una rifocillante grigliata finale preparata da Luca del rifugio di Melezet tutti al palazzo delle feste per le premiazioni ed i saluti finali. Qui al termine delle premiazioni, il nostro responsabile Gaslini ha voluto spendere pubblicamente delle sentite parole nei confronti del collega in pensione Alberto Cairati che, al termine di questa edizione, ha dichiarato di non poter più indossare il pettorale dopo quasi quarant’anni di competizioni affrontate sempre con alto spirito agonistico, fermato solo dai problemi fisici alle ginocchia che gli impediscono di allenarsi per potersi esprimere ai suoi consueti livelli. Per lui, da parte di tutti i presenti, una standing ovation con il groppo in gola e con la certezza di ritrovarlo sempre fra di noi a spronare e motivare i colleghi più giovani con il suo spirito e la sua saggezza di sempre .

Tirando le conclusioni non dimentichiamo che nel computo finale il G.S. Milano ha portato  a casa il primo posto assoluto  a squadre, davanti alle fortissime Torino e Valle d’Aosta, un secondo posto assoluto nello slalom maschile con Gaslini, per la terza volta dopo i due di Otto Erika nel 2005 2006 un titolo di Campione Italiano femminile di Slalom Gigante con un‘ottima Chantal Lattuada, fregiatasi anche di  un secondo e terzo posto, un raggiante Tortorici che se ne và da Bardonecchia con quattro medaglie al collo ……… tanto che sembrava Phelps alle olimpiadi!

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