Campionato Italiano in Acque Dolci 2010
Mandria avara per i vigili urbani!
Venerdì e sabato 21 e 22 maggio, nel Canale Fiuma, a Mandria, nella terra di Don Camillo e Peppone, sotto l’egida del Gruppo Sportivo della P. M. di Parma si è svolto il Campionato Italiano 2010, riservato alle Polizie Municipali, un bel momento d’insieme che si ripete a scadenza annuale. Ma anche se ritrovare gli amici è sempre un piacere per tutti, non bisogna lasciarsi coinvolgere dai sentimenti perché, come è giusto che sia, subito dopo i convenevoli, l’aria che si respira è quella dei grandi momenti agonistici.
Nei giorni precedenti la gara la Fiuma è apparsa tristemente bassa, oltre un metro sotto il normale livello, ma il pesce, seppur non abbondante, rispondeva abbastanza bene, soprattutto se pescato dall’altra parte del canale, il più vicino possibile alle cannucce. Poi, già dalla mattina del giovedì, l’acqua ha iniziato a muoversi ed i galleggianti da 0,30-0,50, hanno lasciato il passo alle vele da tre o quattro grammi oppure, per chi come me le preferisce, alle piastre trapezoidali che permettono di approntare un’ottima trattenuta ed anche una perfetta conduzione della lenza in passata.
Con il cambiamento degli eventi, iniziano a rincorrersi voci dai contenuti più disparati che variano dall’ottimistica convinzione di un aumento dell’attività del pesce, al triste presagio di una pesca scarsissima, con tanti “cappotti”. Intanto però, con la moderata corrente del momento, il pesce ha sensibilmente incrementato l’attività e le catture si susseguono di buon ritmo, vuoi vedere che……..
Ma a raffreddare gli entusiasmi ci pensa subito la cruda sentenza emessa dai pescatori locali: il Consorzio di Gestione ha deciso di riempire la Fiuma e se l’acqua arriva naturalmente dalle chiuse per caduta, il pesce aumenterà la sua attività, ma se invece, come probabile, questa viene pompata dalle turbine di Boretto, sarà un dramma perché le potenti pompe, insieme all’acqua succhiano anche una stramaledettissima sabbiolina che blocca drasticamente l’attività del pesce. Non rimane che aspettare a domani mattina e vedere che cosa succederà.
All’indomani, durante il raduno, tanto per tirare su il morale, già circola voce che il canale è torbido, ma la certezza che la tanto temuta sabbiolina ha invaso la Fiuma, l’abbiamo solo una volta giunti sui picchetti: il canale è pieno, la corrente sostenuta e l’acqua color sabbia, questo vale a dire che le Cassandre del giorno precedente avevano ragione……Sarà dura.
Una cosa è chiara, in tali condizioni sono solo due le teorie applicabili e cioè quella che prevede l’utilizzo di galleggianti molto più leggeri rispetto al necessario, lasciando pescare la lenza al massimo della trattenuta possibile, con molta lenza sul fondo, mentre l’altra si basa sull’uso di un galleggiante adeguato alla spinta della corrente, comunque tale da poter pescare “impiccati” sull’area pasturata. In effetti, entrambe le teorie si rivelano azzeccate in quanto, forse anche a causa dello scarso pescato, i pochi pesci presi, sono entrati nelle nasse, sia con la prima che con la seconda tecnica.
Personalmente posso dire che, dopo quasi un ora di gara trascorsa a guardare l’immobilità di una piastra da quattro grammi, avendo preso solo due pescetti, ho cercato riparo in un galleggiante tradizionale da un grammo, guidato più lentamente possibile, fatto pescare con oltre mezzo metro in più di fondo, con tutto il finale del dieci ed i tre piombi sottostanti il bulk appoggiati. Con questa tecnica ho ribaltato le sorti di una gara compomessa, vincendo il mio settore con undici pesci, pari a 1200 punti netti. Per quanto possa servire ai lettori, va detto che la ferrata andava a buon fine solo se inferta al minimo accenno, aspettare una frazione di secondo in più equivaleva al…….niente.
La prima giornata di gara finisce nella speranza che all’indomani la perfida sabbia sia sparita, purtroppo però la flebile fiamma dell’illusione si spegne il giorno successivo quando troviamo ancora un’acqua lattigginosa, che riprende a correre pochi minuti dopo l’inizio gara.
In considerazione della velocità dell’acqua e della tecnica obbligatoria che, per la giornata in corso, prevede il solo utilizzo di canne con mulinello, compreso il ledgering, è convinzione diffusa che sarà proprio questa la tecnica risolutrice e così sarebbe stato se anche i pesci avessero collaborato, invece il risultato è stato quello di vedere tanti sensibilissimi vettini tristemente immobili e senza possibili alternative, dato che con la “l’inglese” o con la “bolognese” era impossibile pescare a causa della corrente sostenuta.
Dopo tre noiosissime ore di gara, sono state portate alla pesa nasse contenenti uno o al massimo due pezzi, con immaginabili apprezzamenti sulle doti nascoste di chi aveva un pesce più grosso dell’altro. Ma anche se spesso fa comodo incolpare la malasorte, alla fine hanno vinto come sempre i migliori ed i migliori sono stati: Giancarlo Manzelli e Guido Ghisalberti di Milano, che si aggiudicano il titolo a squadre e Aldo Bizzarri di Parma, fortissimo padrone di casa, che si laurea Campione Italiano 2010.
Nel corso della cerimonia di chiusura, avvenuta al Circolo degli Orti Sociali di Parma, oltre ai vincitori, sono stati consegnati simpatici riconoscimenti anche a Gianni Sommariva di Genova il quale si è aggiudicato il “Tapiro” d’oro, per la conquista di un combattutissimo ultimo classificato; a Ludovico Robustini, fortissimo pescatore Estense, oltre al premio per l’ottimo secondo piazzamento individuale, viene consegnato il premio di primo fra gli “Over 60”, mentre a Gaetano Burzotta di Palermo (e dico Palermo) è stata consegnata una targa ricordo, come concorrente giunto da più lontano.
Alla termine di questo bel fine settimana, dopo i saluti di rito, ci diamo appuntamento il 18 e 19 Giugno, nel Tevere a Ponzano Romano, per la finale del Campionato Italiano delle Forze di Polizia dove, oltre ai Vigili Urbani, ci saranno anche tanti altri amici che indossano divise di colori diversi.
Chiudo questo momento di cronaca nel desiderio di riconoscere i meritati onori ai vincitori del Campionato Italiano riservato alla Polizia Municipale 2010 e nel contesto voglio aggiungere una mia profonda convinzione e cioè che il valore di una vittoria è lo stesso, indipendentemente da quale sia la categoria di appartenenza.
Podio individuale
1) Aldo Bizzari di Parma
2) Ludovico Robustini di Ferrara
3) Guido Ghisalberti di Milano
Podio a squadre
1) Milano (Guido Ghisalberti e Giancarlo Manzelli)
2) Ferrara (Ludovico Robustini e Malavasi Raffaele)
3) Carrara (Corsi Fabio e Giuliani Dino)